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OLEANDRO NERIUM OLEANDER - info

NERIUM OLEANDER = OLEANDRO

Con le sue lunghe foglie affilate di color verde intenso, disposte in verticilli di tre, simboleggia l'Armonia dell'universo, composto da triadi.

D'altronde la Triade, come osservava Pitagora, è l'esistenza in cui l'Immutevole e il Mutevole sono congiunti.

Il termine Nerium deriva dal greco nerón (acqua), perché l'oleandro si trova spesso lungo fiumi e torrenti.

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(tratto dal libro di Alfredo Cattabiani "Florario - miti, leggende e simboli di fiori e piante". E' un libro da acquistare leggere consultare ! )

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L'oleandro o l'armonia dell'universo.

Questa pianta a d'Annunzio ispirò nella
omonima poesia di Alcyone una collana di miti.

Così s'iniziava:

Erigone, Aretusa, Berenice,
quale di voi accompagnò la notte
d'estate con più dolce melodia
tra gli oleandri lungo il bianco mare?
Sedean con noi le donne presso il mare
e avea ciascuna la sua melodia
entro il suo cuore per l'amica notte;
e ciascuna di lor parea contenta.

E sedevamo su la riva, esciti
dalle chiare acque, con beato il sangue
del fresco sale; e gli oleandri ambigui
intrecciavan le rose al regio alloro
su 'l nostro capo; e il giorno di sì grandi
beni ci aveva ricolmi che noi paghi
sorridevamo di riconoscenza
indicibile al suo divin morire.


Da questo poemetto prese il nome l «Sodalizio dell'Oleandro», nato a Roma nel 1931 per l'edizione dell'opera omnia del poeta che, recando come motto il verso «Brilla di rose il lauro trionfale», dove si coglie un'allusione all'oleandro, chiamato anche «lauro rosa», ebbe inizio proprio con l'Alcyone.

Con le sue lunghe foglie affilate di color verde intenso, disposte in verticilli di tre, simboleggia l'Armonia dell'universo, composto da triadi.

D'altronde la Triade, come osservava Pitagora, è l'esistenza in cui l'Immutevole e il Mutevole sono congiunti.

In botanica è detto Nerium oleander, dove il primo termine deriva dal greco nerón (acqua), perché l'oleandro si trova spesso lungo fiumi e torrenti.

Nel Medioevo doveva essere una pianta beneaugurante se una leggenda fiorita sulla scia dei Vangeli apocrifi voleva che sul bastone di Giuseppe fosse fiorito un oleandro;47 sicché venne denominato anche «Mazza di San Giuseppe».

Nel vocabolario d'amore ottocentesco dei fiori ha simboleggiato la Baldanza, forse per l'ostentazione della sua sensuale e morbida bellezza che avrebbe dovuto ispirare ai Greci un legame con Afrodite.

Per quale motivo sia diventato non soltanto in Italia ma persino in India un albero funerario, non è del tutto chiaro.

Forse perché era noto fin dall'antichità per la tossicità delle sue bacche.

«Uccide i serpenti » scrive Plinio.

«Inoltre, accostato a u n qualunque animale selvatico, gli provoca intorpidimento.»

Plinio descrive anche un miele del Ponto reputato velenoso perché le api suggevano quei fiori.

A sua volta Apuleio narra nelle Metamorfosi che Lucio, trasformato in asino, mentre cercava affannosamente le rose che dovevano restituirgli fattezze umane, fu ingannato dalla somiglianza dell'oleandro con la rosa e stava per addentarlo; ma appena si accorse che era pericoloso per gli asini, se ne allontanò.

In Toscana anticamente si coprivano i morti con fiori di oleandro: usanza così diffusa anche in Sicilia da ispirare la parola allannarari, che significa «coprire con i fiori di oleandro».

Scheda tecnica

Luce
Sole diretto
Temperatura consigliata
Può andare sotto 0 °C
Annaffiatura
Aspettare che la terra sia asciutta. Per verificare grattare e tastare con le dita ben sotto la superficie del terreno. Immergere il vaso della pianta in un contenitore con acqua, per 1/5 della sua altezza per 3 minuti.
Stagione di Fioritura
Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre
Nome
Dal greco “neron”, acqua, probabilmente perchè cresce spontaneo lungo i corsi d'acqua.
Provenienza
Forse dall'Asia
Famiglia
Apocynaceae