CICLAMINO - significato
CICLAMINO = CICLAMINO CYCLAMEN PERSICUM
STORIA
Pianta conosciute dall'antichità.
Plinio ne scrive con diversi nomi volgari: “Rapo”, “Tubero” e “Umbilico della terra”.
Prima ancora era chiamato dai greci Icthoyethoron (veniva usato come ingrediente per ammazzare i pesci).
Poichè contiene le ciclamina, una potente sostanza tossica (un glucoside dall'effetto purgativo) era conosciuto soprattutto per le sue virtù terapeutiche piuttosto che per le sue qualità ornamentali.
Fu introdotto in Europa nel XVI secolo, e fu coltivato nei giardini botanici della regina Elisabetta I d'Inghilterra.
La chiesa cattolica vi vedeva il simbolo del cuore di Maria che sanguina sulla terra, simbolismo ripreso dai pittori fiamminghi.
Poco considerato nel XVIII secolo, è tornato in voga a partire dalXIX secolo.
In Giappone, il ciclamino è il fiore sacro dell'amore.
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(tratto dal libro di Alfredo Cattabiani "Florario - miti, leggende e simboli di fiori e piante". E' un libro da acquistare leggere consultare ! )
L'utero vegetale ovvero il ciclamino
Plinio il Vecchio consigliava di piantare in tutti i giardini e gli orti intorno alle case il ciclamino {Cyclamen europaeum) perché secondo una
credenza «là dov'è stato piantato non possono più recare danno i filtri malefici: lo chiamano perciò "amuleto"».
Invece avvertiva le donne incinte che se fossero passate sulla sua radice avrebbero abortito.
La credenza che fosse un amuleto originò anche la convinzione che fungesse da potente contravveleno per i morsi dei serpenti.
Teofrasto riferiva invece che veniva usato per eccitare la sensualità e per facilitare il concepimento.
Quella nomea sarebbe nata dalla sua forma che ricorda vagamente l'utero femminile.
Lo si chiama anche panporcino perché i maiali sono ghiotti delle sue radici tuberose essendo insensibili al suo veleno che ha ispirato
nel linguaggio dei sentimenti simboli negativi: dalla Diffidenza allo Scoraggiamento.
L'unico moderatamente positivo è un messaggio all'amato o all'amata, non particolarmente gratificante: Amabilità
senza pretese.
La sua essenza, che si consiglia ai nati nella terza decade del Sagittario, favorirebbe l'unione delle persone che presentano affinità
fisiche e psichiche e accrescerebbe il prestigio personale.
In "Piante e profumi magici" Leo Kaiti sostiene a questo proposito che «agisce su tutta la personalità e crea intorno ad essa un vero e proprio "centro di gravitazione"».
Inoltre la si può usare per azioni magnetiche col pensiero: si traccia un circolo profumato in mezzo alla fronte. Provare
non è pericoloso!
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